Tutti conoscono la tomba di Francesco Petrarca che sorge sul sagrato della Chiesa di Arquà, e che da secoli e meta di pellegrinaggi di tanti ammiratori del grande Poeta. Quella sacra tomba, tanto venerata venne sacrilegamente violata la sera del 27 maggio 1630. In quell'anno reggeva provvisoriamente la parrocchia di Arquà il frate Tommaso Martinelli di Portogruaro. Egli aveva l'abitudine di invitare la sera a cena a casa sua parecchi paesani, e con essi passava Ia sera allegramente ma onestamente. In quella sera, non si sa per qual motivo, forse per curiosità, il frate propose a due suoi compagni di mensa di aprire la tomba del Petrarca, e dopo qualche titubanza cosi fecero. Saputasi la cosa dalle Autorità di Padova, i tre colpevoli, cioè il Martinelli ed i due paesani vennero processati, in accordo con l'autorità ecclesiastica. Pero riuscirono prima ad allontanarsi dal territorio, e vennero condannati in contumacia a dieci anni di carcere.
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